Le immagini della Nouvelle Vague del fotografo Raymond Cauchetier all'Isola Tiberina. Una Mostra a cielo aperto dove le immagini di film entrati nel nostro immaginario come Fino all’ultimo respiro o Jules et Jim rivivranno nel lavoro di uno dei più grandi fotografi di scena della fine degli anni ’50. Il fotografo nato a Parigi nel 1920 ha firmato gli scatti iconici di Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo sugli Champs-Élysées in À bout de souffle o la risata di Jeanne Moreau che corre sul ponte con Jules et Jim.
Fotografo di scena di Godard, Truffaut, Demy, Rozier e Chabrol, Cauchetier seppe meglio e prima di tutti guardare l’insolenza di una generazione nuova, capace di irrompere ancora oggi nel cinema e nell’immaginario collettivo. La mostra è accompagnata da testi di Sam Stourdzé, direttore di Villa Medici, e Thierry Valletoux, fotografo e amico di Cauchetier. L'allestimento sull'isola Tiberina è stato curato dal fotografo Francesco Zizola. “Curare la mostra con le immagini di Cauchetier nel cuore di Roma - spiega Zizola - è stato stimolante. I due ponti che collegano l’isola fluviale alla città più antica del mondo sono lì a ricordarci la funzione importante di connessione al mondo e alla vita che scorre. Così come le fotografie esposte ci rimandano ad una delle migliori produzioni cinematografiche di tutti i tempi”. Nouvelle Vague sul Tevere aprirà ai romani anche una finestra su Parigi con proiezioni di film francesi ogni sera, preceduti da incontri e dibattiti con attori e cineasti